ALESSANDRO GRAHOVSKY

Alicante, 1980

Pittore figurativo spagnolo che ha sviluppato la sua formazione con artisti come Luisa Pallarés, Eloy Morales, Alejandro Carpintero e Miguel Gómez Losada, tra gli altri. Dalla sua prima mostra all'Escalera de Incendios (2012 - Barcellona), le sue opere sono state esposte a Madrid, Alicante, Barcellona e Melbourne.

Grahovsky ha sempre trovato difficile esprimere a parole ciò che lo spirito percepisce, ciò che il cuore sente. Più interessato a cosa dipingere che a come dipingere, in questa fase creativa si libera dai vincoli stilistici e fa del processo il centro della sua produzione artistica. Si lascia guidare dall'intuizione e dipinge perché le cose accadano, per vedere ciò che altrimenti non si può vedere. Inizialmente cerca di domare l'ignoto, uno sforzo che si rivela rapidamente vano. Meglio fare un respiro profondo e prendersi del tempo, lasciare che lo sguardo vaghi attorno al muro e lasciare che l'inconscio inizi a vedere, a costruire una storia che sembra volersi raccontare. Lasciare che il muro ci guardi, e non che noi guardiamo il muro.